L’opera si presenta come una composita rassegna di riflessioni e studi sull’attività motoria e la sua importanza anche come necessità identitaria dell’uomo. E’ intervallata da una parte narrativa che percorre le prime scoperte di due bimbi che, affacciatisi da poco alla vita, accompagnati dai genitori e dal nonno iniziano con entusiasmo il loro cammino a contatto con la natura e le “piccole grandi cose” che li circondano in casa e all’esterno.
L’autore scioglie molti nodi tematici legati all’anatomia e alla fisiologia umana approcciando le molteplici declinazioni del moto e delle sue ripercussioni sul funzionamento della formidabile macchina che è il corpo umano con ricchezza di esempi e situazioni concrete.
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