La mia infanzia l’ho passata nel Sinis, dietro mio padre e un gregge di pecore. Erano gli anni venti del millenovecento, pensavo che la vita fosse un gioco. Non era così, non è mai stato così. La scuola non esisteva e se esisteva non sapevo cosa fosse. Dentro casa nostra, in cucina col camino acceso solo quando il freddo era pungente per non consumare la legna, mia madre mi faceva studiare, mi insegnava a leggere qualche libro arrivato da chissà dove... Sto partendo per un paese sconosciuto, avrei voluto almeno qualcosa di caro da tenere dentro la mia giacca, vicino al cuore... Mio Padre, mi dice ricordati quello che ti ho detto. Ma mio Padre non è morto. DIO!... Quattro ore di duro lavoro. Poi ci viene dato il solito brodo e qualche pezzo di patata lessa mezzo congelata. Questa volta il brodo ha sapore di cavolo avariato. Meglio morire. Questa parola davaj, non la dimenticherò tanto facilmente...
14-10-2020
Il libro mi è arrivato tramite mia sorella che era presente alla presentazione a Oristano. L'ho ricevuto solo domenica e terminato in pochi giorni. Complimenti per il lavoro che ha fatto. Mi sono immersa nel suo racconto e mi ha trasmesso tantissimo, mi ha emozionata. Tanto da scriverle oggi. Un cordiale saluto
Ilenia Marongiu
06-02-2020
Il libro mi è arrivato tramite mia sorella che era presente alla presentazione di Oristano. L'ho ricevuto solo domenica e terminato in pochi giorni. Complimenti per il lavoro che ha fatto. Mi sono immersa nel suo racconto e mi ha trasmesso tantissimo, mi ha emozionata. Tanto da scriverle oggi. Un cordiale saluto
Ilenia Marongiu
27-01-2020
16-01-2020
Un altro tuo libro dove poesia e storia si intrecciano alla perfezione...BRAVO...ancora una volta sei il mio scrittore preferito!
Rafaela Aldinucci
16-12-2019
In un momento storico pieno di revisionismo si rischia di cadere nell'oblio. Ora che chi poteva raccontare, perché aveva vissuto, viene a mancare portandosi appresso quella memoria sui fatti passati accaduti è utile e doveroso coltivare questi frammenti per non dimenticare. Non dimenticare cosa significa la parola Libertà. Valerio sei stato bravissimo nel ripercorrere il filo spinato che ha recintato la vita di un'intera generazione, per non dimenticare. Lo consiglio soprattutto ai giovani, perché la libertà non è mai scontata. Complimenti Valerio. Sara Loddo
27-11-2019
Ho letto questo libro con grande curiosità ed interesse. Dal suo contenuto ho potuto apprezzarne l’amore per la propria terra, il valore dei rapporti umani e l’importanza della vita.
Mariagrazia Bergamini Tamburini
20-11-2019
Complimenti per il libro, bello e commovente nel finale.
18-11-2019
Ho finito adesso di leggere l'opera Disperso. Grazie di averlo scritto. Bellissimo.
11-11-2019
Finito di leggere, molto bello il finale!
07-11-2019
Ho finito ieri il libro. Solo tre parole: Mi ha emozionato! Complimenti, non smettere mai di scrivere.
05-11-2019
Ho un versione audiolibro di privilegio!!! Mio babbo legge a voce alta il libro! Complimenti, ci sta appassionando molto!! È giusto ricordare cosa è stato il regime per la nostra terra.. ora che si inneggia sempre di più al ritorno ad un regime nazi-fascista senza avere la minima consapevolezza di cosa sia stato e di quanto dolore abbia portato.
29-10-2019
In due giorni l'ho letto tutto... storia affascinante dentro la sua drammaticità nel suo contesto storico e ambientale, emozionante e coinvolgente, direi da film.
27-10-2019
Uno dei pochi libri che mi ha emozionato! Complimenti!